Evviva la libertà

Ciao,

ormai da più di un anno stiamo vivendo un grande periodo di incertezza.

E non ci possiamo fare niente, poiché ci ritroviamo in una di quelle situazioni dove la volontà da sola non è sufficiente per risolvere le cose.

Serve tanta pazienza, e senso di responsabilità da parte di noi cittadini e di chi decide.

Ognuno di noi è alla ricerca di un senso di libertà che però sarebbe giusto definire, e quindi faccio a te e a me stesso la seguente domanda: “Cosa vuol dire essere liberi?”

Prima dell’inizio della pandemia lo eravamo?

E al termine riusciremo finalmente a raggiungere questo grande obiettivo?

Per libertà non intendo solo l’essere senza catene materiali ai polsi o alle caviglie, poiché a mio avviso la vera libertà è saper utilizzare i propri pensieri e le proprie reazioni nel rispetto dei tuoi desideri e dei tuoi valori, e aggiungo senza far del male agli altri.

Quanti di noi possiedono questa consapevolezza?

Se tu ripensi agli ultimi 5/10 anni della tua vita, in quante occasioni sei riuscito/a ad essere autentico e leale verso i tuoi valori e desideri?

E’ troppo limitativo a mio avviso sentirsi liberi solo se ci permettono di uscire di casa o andare al ristorante a mangiare, poiché se ragioniamo in questi termini le nostre emozioni e stati d’animo saranno sempre vincolati a decisioni altrui e questo nel lungo periodo non è per niente funzionale per la nostra salute.

Un atteggiamento utile da adottare in questi momenti è pensare a quale cosa o momento o sensazione veramente ti manca e fare in modo che quando potrai riviverla, di farlo al massimo delle tue potenzialità, esprimendo la gioia che merita.

Finiamola di trattenerci per vergogna o finto pudore, le cose belle vanno vissute appieno, poiché a volte capita di aspettare mesi o anni il loro ritorno, sempre che ciò possa accadere.

A me non mancano molte cose, in questo periodo, ma una cosa che farò, quando sarà possibile è una festa con tutte le persone a me care, dove si potrà ballare, cantare e abbracciarsi senza più paura.

E tu?

Ricerca nella tua mente i meravigliosi spazi in cui vivere, e poi comportati di conseguenza realizzando giorno per giorno la vita che desideri.

Nessuno lo farà al tuo posto.

Non lo affermo io, ma per esempio qualcuno che in passato nonostante lo avessero privato della libertà fisica, ha saputo trovare dentro di se, la forza di risollevarsi.

Nelson Mandela ha tratto ispirazione dalla poesia “Invictus” scritta dal poeta inglese William Ernest Henley del 1875, durante la sua prigionia. Eccola di seguito, con l’augurio che possa ispirarti e darti la forza per diventare il capitano della tua anima.

“Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo che va da un polo all’altro, 
Ringrazio gli dei qualunque essi siano
Per la mia indomabile anima.
Nella stretta morsa delle avversità
Non mi sono tirato indietro né ho gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
Incombe solo l’orrore delle ombre.
Eppure la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.”

A settimana prossima.

Un abbraccio forte.

Davide

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