Il ruolo degli adulti

Ciao, il post di oggi e di settimana prossima sono dedicati alla diversità

Diversità intesa come fattore che troppo spesso, diventa un motivo per discriminare e limitare le potenzialità delle persone.

Soprattutto dei bambini.

Tutti noi lo siamo stati e il modo in cui siamo cresciuti, le persone che ci sono state accanto, gli esempi che abbiamo ricevuto, hanno plasmato la nostra vita.

In certi casi siamo stati fortunati, poiché magari possedevamo caratteristiche comuni agli altri coetanei, ma non per tutti è stato così.

Soprattutto oggi, sono state create “etichette” per descrivere il carattere e i comportamenti dei bambini, e anche degli adulti… e questo non va bene e non fa bene.

Credo che sia necessario equilibrio, amore e tanta pazienza e sacrificio, poiché crescere un piccolo uomo o una piccola donna è un lavoro molto complicato che nessuno ci insegna.

Serve complicità con il proprio partner, voglia di mettersi in discussione e soprattutto la forza di dedicare tempo di qualità ai nostri cari figli.

Cose semplici, non regali costosi, vicinanza, ascolto e tanto tanto amore incondizionato.

E poi vediamo cosa accadrà… intanto ti lascio con una bellissima storia che sottolinea molto bene quello che ho appena descritto.

Ti auguro il meglio e tutto ciò che ti meriti.

Un abbraccio forte

Davide

 

 

“GLI ADULTI CAPACI”

 

Gillian è una bambina di sette anni che non può sedersi a scuola. Lei continuamente si alza, si distrae, vola con i pensieri e non segue le lezioni.

I suoi insegnanti si preoccupano di lei, la puniranno, la rimprovereranno, ricompenseranno le poche volte che è attenta, ma niente.

Gillian non sa sedersi e non può essere attenta. Quando torna a casa, sua madre punisce anche lei.

Quindi non solo Gillian ha brutti voti e punizioni a scuola, ma ne soffre anche a casa.

Un giorno, la madre di Gillian viene chiamata a scuola. La signora, triste come qualcuno in attesa di brutte notizie, le prende la mano e va in sala colloqui.

Gli insegnanti parlano di malattia, di un disturbo evidente. Forse è iperattività o forse ha bisogno di un farmaco.

Durante il colloquio arriva un vecchio insegnante che conosce la bambina. Chiede a tutti gli adulti, madre e colleghi, di seguirlo in una stanza adiacente da dove si può ancora vedere.

Mentre se ne va, dice a Gillian che torneranno presto e accende una vecchia radio con la musica.

Mentre la ragazza è sola nella stanza, si alza immediatamente e comincia a muoversi su e giù inseguendo la musica nell’aria con i piedi e il cuore.

L’ insegnante sorride mentre i colleghi e la madre lo guardano tra confusione e compassione, come spesso si fa con il vecchio.

Così lui dice: ′′ Vedi? Gillian non è malata, Gillian è una ballerina!

Lui raccomanda a sua madre di portarla a un corso di danza e che i suoi colleghi la facciano ballare ogni tanto.

Partecipa alla sua prima lezione e quando torna a casa dice a sua madre:

′′ Tutti sono come me, nessuno può sedersi lì!

Nel 1981, dopo una carriera di ballerina, aprì la propria accademia di danza e ricevette un riconoscimento internazionale per la sua arte,

Gillian Lynne divenne la coreografa del musical ′′Cats.”

Speriamo che tutti i bambini “diversi ′′ trovino adulti capaci di accoglierli per quello che sono e non per quello che gli manca.

Viva le differenze, la piccola pecora nera e l’incompreso. Sono quelli che creano bellezza in questo mondo.

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