Ciao, il 25 novembre è stata la giornata dedicata alla sensibilizzazione sulla violenza contro le donne.
E’ un giorno ancora troppo poco pubblicizzato, poiché, ci si ricorda di certi valori supremi solo e soltanto quando si sente l’ennesimo caso di abuso o violenza.
Un vero lavoro che fa bene è quello che soprattutto noi uomini, dovremmo fare ogni santo giorno della nostra vita, con i nostri figli, e in assoluto, con ogni bambino con il quale ci ritroviamo ad interagire.
Far rispettare l’essere umano e in questo caso le donne, non dovrebbe essere un dovere, ma qualcosa di assodato e riconosciuto come normalità.
Purtroppo oggi non è così.
E ciò è molto grave, poiché gli adulti che adottano comportamenti così inauditi sono stati in passato bambini.
Quindi è necessario da parte degli adulti, scegliere in modo molto accurato gli insegnamenti da trasmettere, ma soprattutto le azioni da adottare, poiché queste diventeranno per i nostri piccoli, i comportamenti ai quali si riferiranno per interagire nel mondo.
Dipende solo da noi e da nessun altro!
Ti saluto con un breve pensiero che ho trovato molto bello, con l’augurio che ogni donna in ogni parte del mondo possa essere trattata con immenso rispetto e gratitudine. SEMPRE!
A settimana prossima.
Davide
UN GIORNO
“E poi un giorno avrai il 45.
I capelli arruffati e un po’ di barba sul mento.
Avrai le spalle larghe e gli addominali scolpiti.
Farò fatica a raggiungerti.
In punta di piedi, forse, riuscirò a metterti le braccia intorno, altro che così, che quando dormiamo insieme sembriamo incastrarci perfettamente.
Ti arriverò poco sopra il cuore, come ora con il tuo papà.
Dovrò salire su un muretto per poterti guardare negli occhi, mentre adesso mi accovaccio fino a terra, quando ho bisogno di quello sguardo allegro e dolce.
Forse avrai un tatuaggio, piccolino spero, che significhi qualcosa di importante.
E dirai le parolacce. Poche vero?
Basta che questa bocca sia ancora capace degli immensi sorrisi con cui rischiari le giornate di pioggia e di dare quei baci con lo schiocco che creano dipendenza. Che ne escano complimenti, e che sappia ringraziare. Che usi parole gentili, mai offensive, nemmeno per sembrare qualcuno. Che per sembrare qualcuno di così meglio non essere nessuno.
E quelle manine che oggi mi tengono stretta per prendere coraggio, domani saranno grandi e forti ma spero ancora capaci di carezze delicate, di scrivere dediche d’affetto, anche agli amici, senza imbarazzo, che l’imbarazzo dovrebbe essere altro a provocarlo.
Nemmeno per un attimo dovranno essere causa di dolore, mai. Dovranno sempre essere quel supporto che chi ti sta intorno quando stanco, affaticato e triste alzerà lo sguardo, troverà pronto a sostenerlo.
E amerai. E soffrirai. E amerai di nuovo.
E sarai uomo. E avrai il 45.
Ma lascia sempre che il bambino dolce che sei oggi abbia il sopravvento sulla cattiveria e sulla rabbia. Che vincano la dolcezza, la bontà, l’Amore. Che vinca il bello.
Che chi avrà bisogno del tuo aiuto lo troverà.
Che chi si meriterà la tua fiducia l’avrà, senza limiti e senza pretese.
Che chi sarà al tuo fianco riceverà il tuo rispetto, senza nemmeno doverlo chiedere.
Che se anche solo per un istante la violenza vincerà avrai fallito tu, avrò fallito io, avremo fallito tutti.”
Dal Web.